Si avvicina la Festa di Santa 2024. Uno dei progetti per i più fragili, in Italia e nel mondo, che andremo a sostenere per l’occasione, si trova a Cuzco, in Perù. Si tratta del completamento dell’Auditorium intitolato alla Beata Maria Teresa Fasce, all’interno dell’istituto educativo “San Augustin de Hipona”.
L’istituto è stato voluto dal Vicariato Regionale dell’Ordine di Sant’Agostino di Apurimac, nato per diffondere la fede cattolica e la spiritualità agostiniana in una delle regioni più povere e isolate del Perù, la regione di Apurimac. Grazie al sostegno ricevuto, nel tempo il Vicariato ha potuto realizzare importanti progetti. Si tratta di interventi per alleviare le gravi condizioni di disagio sociale, culturale ed economico, in cui si trova la maggior parte della popolazione locale.
L’Istituto San Augustin de Hipona
Nel novembre 2012 la missione agostiniana ha inaugurato, nella città di Cuzco, l’istituto privato “San Agustin de Hipona“, collocato nel distretto di San Jerónimo (che conta oltre 32mila abitanti). Cuzco è una città a vocazione turistica, al confine della regione di Apurimac, ma le periferie sono emarginate. La struttura educativa è gestita attraverso il “Centro Santa Rita “, un ente senza fini di lucro riconosciuto dal governo peruviano.
Attualmente, l’istituto è frequentato da oltre 300 alunni (dai 3 ai 18 anni), che ricevono una formazione completa, saldamente ancorata ai valori agostiniani e cristiani. Una formazione che possa attivamente contribuire a costruire un futuro più sereno e dignitoso per gli studenti stessi, i loro cari e la società locale.
Per poter accogliere un maggior numero di alunni e fornire loro strumenti formativi adeguati, è stata inaugurata una nuova ala di cinque piani, con aule, laboratori, servizi igienici, sale docenti e per riunioni. Al quinto piano, è iniziata la costruzione di un ampio Auditorium dedicato alla “Beata Maria Teresa Fasce”, rimasto allo stato grezzo per carenza di fondi, a causa delle difficoltà socio-economiche legate alla pandemia
La maggior parte delle famiglie dei suoi studenti lavora nel settore turistico, uno dei più colpiti nel Paese. L’istituto ha fatto molteplici sforzi per mantenere la propria stabilità: ha rivisto i pagamenti delle tasse scolastiche, per venire incontro agli studenti, ma non ha intaccato le retribuzioni dei lavoratori della scuola, per mantenere un servizio educativo di qualità. Si sono così generate perdite economiche che l’istituto non è ancora riuscito a superare e ha dovuto abbandonare molti dei progetti istituzionali di allargamento degli spazi.
Uno spazio polifunzionale per gli studenti, le loro famiglie e la comunità locale
Uno dei maggiori desideri, da anni, è quello di completare l’Auditorium, a beneficio degli studenti e della comunità locale. L’obiettivo è terminare la sua realizzazione, con annessi spogliatoi, servizi igienici e vani tecnici, in modo da renderlo funzionante.
La struttura sarà rivolta sia alle attività educative per gli studenti, sia a iniziative di inclusione socio-culturale, quali seminari, laboratori, incontri di formazione e gruppi di mutuo aiuto. I destinatari saranno i loro familiari e la comunità locale, che vivono in un contesto caratterizzato da difficili condizioni:
- indigenza economica (23% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà);
- vulnerabilità nell’elaborazione di lutti e separazioni familiari (il Covid-19 ha causato ha causato a Cuzco circa 4.700 decessi);
- dilagante fenomeno di violenza sulle donne, con sfruttamento della prostituzione, legato anche al grande sviluppo turistico;
- crescente abuso di alcol e droghe;
- tratta di minori (con circa 300 bambini scomparsi e non ritrovati, nel 2023 a Cuzco);
- disabilità.
Grazie al tuo contributo, potremo garantire agli studenti e alla comunità locale uno spazio con un ampio respiro socio-culturale.